Mentre Simon Yates ha alzato la maglia rosa a Roma dopo aver vinto il Giro d’Italia 2025, altri grandi corridori hanno lasciato il loro segno nella corsa — atleti che non hanno lottato per la classifica generale, ma che hanno portato colore, tensione ed emozione all’edizione di quest’anno. Questa è la storia dell’“Altro Giro” — la corsa nella corsa.
Wout van Aert – Il Guerriero che Ritorna
Dopo una brutta caduta nel 2024, Wout van Aert è tornato alla grande vincendo l’iconica tappa di sterrato a Siena — guadagnandosi il prestigioso Trofeo Bonacossa. Ma Van Aert non cercava solo gloria personale: è stato fondamentale anche nel supportare Simon Yates nella decisiva Tappa 20, dimostrando di essere sia un vincente che un uomo squadra.
Tom Pidcock – L’Artista su Due Ruote
Tom Pidcock (INEOS Grenadiers) è stato uno spettacolo da vedere. Aggressivo, audace e imprevedibile, ha attaccato in salita, volato in discesa e animato le fughe. Nonostante non abbia conquistato una vittoria di tappa, la sua creatività e il suo coraggio hanno acceso il Giro.
Mads Pedersen – Il Re dello Sprint
Il danese Mads Pedersen (Lidl-Trek) ha colto la sua occasione nella Tappa 11, dimostrando tutta la sua classe allo sprint con una volata potente. Anche se il profilo montagnoso ha limitato le sue possibilità, ha lasciato l’Italia con una splendida vittoria di tappa.
Nairo Quintana – Il Vecchio Guerriero
Il veterano colombiano Nairo Quintana ha sorpreso tutti con coraggiose azioni in montagna, specialmente sul Monte Grappa. Non ha lottato per la maglia rosa, ma ha ricordato a tutti il suo talento da scalatore un’ultima volta.
Josh Tarling – La Rivelazione a Cronometro
Il giovane britannico Josh Tarling ha stupito il gruppo dominando la cronometro della Tappa 14. A soli 20 anni, il suo futuro come specialista delle prove contro il tempo sembra brillante.