Una delle immagini più sorprendenti della stagione tennistica è arrivata ieri sul rosso del Monte Carlo Masters: Novak Djokovic, numero uno del mondo e dominatore del circuito da oltre un decennio, è stato eliminato clamorosamente al secondo turno dal cileno Alejandro Tabilo con un secco 6-3, 6-4. Ma non è stato solo il risultato a far notizia, quanto le parole pronunciate dal campione serbo a fine partita: “Scusate per tutti quelli che hanno dovuto assistere a questo”.
Un’ammissione durissima da parte di un campione noto per la sua resilienza e mentalità vincente. Djokovic ha descritto la sua prestazione come “orribile”, visibilmente frustrato per una prova priva di ritmo, concentrazione e quella grinta che lo ha sempre contraddistinto. “Non mi sono mai sentito in partita, non so cosa dire. È stato uno dei giorni peggiori in campo che ricordi”, ha aggiunto.
Questa è la terza eliminazione precoce nelle ultime quattro competizioni per Djokovic, alimentando le speculazioni su un possibile calo fisico e mentale. Tuttavia, chi lo conosce bene sa che spesso utilizza questi momenti come benzina per ritornare ancora più forte, in particolare in vista dei tornei dello Slam.
L’ex campione Andy Roddick, ora opinionista, ha cercato di minimizzare la sconfitta: “Credo che per Djokovic tornei come Monte Carlo siano diventati una sorta di allenamento retribuito. Sa che deve arrivare al top nei momenti che contano davvero, come il Roland Garros”.
Nonostante la delusione, il campione serbo ha confermato la sua partecipazione al prossimo Masters 1000 di Madrid, in programma dal 21 aprile, con l’obiettivo di ritrovare fiducia e forma in vista del secondo Slam dell’anno.
Intanto, i tifosi restano divisi tra preoccupazione e speranza. Il Djokovic visto a Monte Carlo non è quello che il mondo conosce, ma proprio nei momenti di difficoltà il serbo ha sempre trovato il modo di riscrivere la sua storia.